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Profili critici della movida notturna

21/05/2025 Autore: IL SOLE 24 ORE
Profili critici della movida notturna

Il lemma «movida» è stato mutuato dalla lingua spagnola e rappresenta la forma femminile sostantivata dell’aggettivo «movido» il cui significato è «movimentato». In italiano, conserva il significato originale che aveva in spagnolo e descrive l’atmosfera vivace e dinamica del panorama culturale e artistico e l’attività intellettuale che caratterizzò la Spagna dagli anni Ottanta in poi. Nel gergo giovanile degli anni Novanta, «movida» assunse il significato generico di ambiente o situazione vivace e movimentata. Con il tempo, nella lingua comune si è consolidata una sola accezione estensiva, ovvero quella di «vita culturale e artistica notturna intensa e vivace».

Le questioni giuridiche

La movida apre un ventaglio di questioni legate alla regolamentazione dell’uso di spazi pubblici e al rispetto dei diritti dei cittadini. Le discipline locali sui rumori emessi dagli esercizi pubblici e sugli orari di chiusura sono al centro del dibattito. Le amministrazioni comunali sono chiamate a contemperare le esigenze di libertà di intrattenimento con il diritto alla tranquillità dei residenti. In molte città le ordinanze comunali impongono limiti di orario per la chiusura dei locali e regolano i livelli di decibel consentiti durante la fascia oraria notturna. Ciononostante, spesso si rivelano inadeguate a garantire un corretto equilibrio tra il desiderio di divertimento e il rispetto della quiete dei residenti. Un altro tema giuridico rilevante riguarda l’occupazione del suolo pubblico con tavolini e la gestione degli spazi durante le ore notturne.

Risvolti sociali

E’ indubbio che la movida rappresenti una manifestazione di modernità e vivacità culturale volta a favorire l’inclusione sociale e la socializzazione. Le nuove generazioni la utilizzano come uno spazio di espressione che si spinge oltre il consumo di alcolici. È uno spazio dove si sviluppano nuove tendenze musicali, artistiche e culinarie le quali contribuiscono a creare una sorta di cultura giovanile che si intreccia con le tradizioni locali. Tuttavia, non è scevra di problematiche. Invero, la aumentata concentrazione di giovani in talune aree urbane ha creato una serie di fenomeni distorsivi come l’eccessivo consumo di alcol, l’uso di stupefacenti, il vandalismo e una sequela di comportamenti violenti. Tali aspetti sollevano questioni legate alla sicurezza pubblica e alla gestione dei flussi di persone nelle ore notturne. Nonostante la movida sia una opportunità di socializzazione, può trasformarsi in luogo di disordine (malamovida e movida selvaggia) se non adeguatamente controllato e regolamentato.

Insicurezza dei cittadini e disturbi alla quiete

Uno degli aspetti più critici interessa la sicurezza dei cittadini e il bisogno di politiche securitarie. Se da un lato le aree nelle quali si concentra la movida sono vivaci e attraenti, dall’altro non è infrequente che vi si verifichino episodi di criminalità. Risse, furti ed aggressioni sono fenomeni che si manifestano nelle ore notturne, in particolare nei fine settimana quando le piazze e le strade si affollano di giovani che, dopo aver assunto alcolici, non mantengono comportamenti adeguati. L’amministrazione pubblica è chiamata a garantire la sicurezza nelle aree frequentate dalla movida tramite l’incremento della presenza di forze dell’ordine e i sistemi di sorveglianza. A ciò si aggiunga la questione dei disturbi alla quiete pubblica. I rumori provocati dai locali, dalle persone che si intrattengono all’esterno, dalle musiche ad elevato volume e dalle urla e chiacchiericci possono compromettere la qualità di vita dei residenti. Le immissioni rumorose sono uno dei principali motivi di lamentela da parte di chi abita in prossimità delle zone della movida. Le ordinanze municipali anti-rumore spesso non sono incisive e la loro violazione è difficilmente sanzionabile.

La ricerca di un equilibrio

Pur con tutte le sue contraddizioni, la movida resta un fenomeno inevitabile e tutto sommato positivo per l’economia e la vivacità sociale delle città. Tuttavia, è fondamentale che le amministrazioni locali si impegnino nel ricercare soluzioni efficaci per arginare gli aspetti problematici. Si potrebbe pensare ad una pianificazione urbanistica che separi maggiormente le aree di svago dalle zone residenziali, magari incentivando l’uso di tecnologie per il controllo dei livelli di rumore e dei flussi di persone. Anche un maggiore investimento in sicurezza e controllo potrebbe contribuire a mitigare i rischi legati agli episodi di violenza e criminalità. La movida deve essere vissuta in modo responsabile e con rispetto per gli altri affinché non diventi una causa di conflitto sociale e di diminuzione della qualità di vita urbana.

I disturbi alla quiete

Dietro il luccichìo della movida si celano ombre preoccupanti legate non solo ai disturbi della quiete pubblica e all’inquinamento acustico ed atmosferico, ma anche alla criminalità poiché trova terreno fertile in tali contesti. Uno degli aspetti più contestati della movida riguarda il rumore. La musica ad elevato volume, le urla delle persone che si affollano fuori dai locali, i clacsons delle auto e il vocìo delle conversazioni invadono le strade compromettendo la tranquillità dei residenti. Le zone più colpite sono quelle centrali nelle quali si concentrano bar, discoteche e ristoranti. In molte città si è cercato di porre un freno al fenomeno attraverso ordinanze che limitano i livelli di rumore e stabiliscono orari precisi per la chiusura dei locali. Tuttavia, la regolamentazione è spesso inadeguata e la difficoltà nel farla rispettare rende complicato garantire un ambiente di riposo per chi vive nelle immediate vicinanze. Le forze dell’ordine devono intervenire tempestivamente quando le lamentele dei residenti riguardano il superamento dei limiti di rumore. Il rumore può avere gravi ripercussioni sulla salute pubblica: disturbi del sonno, stress, ansia e affaticamento sono solo alcune delle problematiche associate ad una esposizione prolungata ai rumori notturni.

L’inquinamento atmosferico

Un altro aspetto spesso trascurato della movida notturna riguarda l’inquinamento atmosferico. Sebbene sia vietato il fumo all’interno dei locali chiusi, è difficile evitare che i fumi delle sigarette si diffondano all’esterno, nei locali all’aperto o nelle strade adiacenti. Le persone che si ritrovano fuori dai bar o ristoranti a fumare una sigaretta contribuiscono a compromettere la qualità dell’aria e rappresentano un rischio per la salute pubblica. L’esposizione al fumo passivo è pericolosa e le persone che abitano nelle vicinanze della movida sono esposte costantemente a questi rischi. Le amministrazioni comunali dovrebbero considerare politiche più restrittive sull’uso degli spazi pubblici con aree designate dove il fumo è consentito, cercando di ridurre l’impatto sulla salute di chi non partecipa attivamente a questa parte della vita sociale.

La criminalità

L’afflusso di giovani, talvolta alterati dall’alcol o dagli stupefacenti, e la concentrazione di persone in spazi relativamente ristretti possono favorire la nascita di situazioni di conflitto. Le risse tra gruppi di persone - che insorgono per motivi banali o sotto l’effetto di droghe e alcolici - sono frequenti nelle zone ad alta concentrazione di locali notturni. La criminalità associata alla movida non si limita alle risse. I furti di borse, portafogli e cellulari sono un altro fenomeno che trova terreno fertile nelle folle che popolano le vie della movida notturna. Distrazione, folla e oscurità sono elementi che favoriscono i ladri che approfittano dei momenti di disattenzione per sottrarre oggetti di valore. In alcune città la movida è anche associata al fenomeno del «turismo criminale», ovvero bande organizzate che si spostano da una città all’altra approfittando delle situazioni di disordine. Infine, l’abuso di sostanze stupefacenti è una realtà che non può essere ignorata. Infatti, l’uso di droghe, spesso presente nelle notti della movida, alimenta il traffico illecito di sostanze e crea ulteriori problemi legati alla sicurezza. Il loro consumo eccessivo e incontrollato determina comportamenti aggressivi e violenti e aumenta il rischio di episodi criminali mettendo in pericolo la sicurezza di chi frequenta tali luoghi.

Proposte correttive per una nuova movida

Le amministrazioni locali devono trovare un giusto equilibrio tra il diritto al divertimento e la necessità di garantire sicurezza. Un maggior controllo delle forze dell’ordine, l’installazione di telecamere di sorveglianza nelle aree più critiche e la promozione di comportamenti responsabili dei gestori possono rappresentare passi significativi per risolvere il problema. E’ essenziale che l’assetto normativo anti-rumore vada rafforzato e i locali e gli utenti della movida vengano sensibilizzati al rispetto degli orari di chiusura e delle leggi sulla salute pubblica (inclusi i divieti sul fumo). Per garantire che il divertimento notturno non danneggi la qualità della vita urbana è necessario ripensare la movida in modo che possa coniugarsi armoniosamente con le esigenze della comunità e il rispetto dell’ambiente circostante. Ecco alcuni suggerimenti per una «nuova movida».

Individuazione di nuove aree

Una delle principali soluzioni per ridurre i conflitti tra movida e residenti è la pianificazione urbana mirata. La creazione di zone dedicate all’intrattenimento notturno può garantire che i locali e le attività siano concentrati in apposite aree lontane da quelle residenziali. Tali aree dovrebbero essere progettate per accogliere l’afflusso di persone in modo ordinato, con spazi adeguati per parcheggi, viabilità e sicurezza. In tal modo la movida non interferirebbe con la quiete delle zone abitate.

Inquinamento acustico

Le leggi sull’inquinamento acustico devono essere rafforzate, aggiornate e adattate alle nuove realtà sociali. Si potrebbero introdurre limitazioni orarie per la musica ad alto volume, in specie nelle zone residenziali o vicino a strutture sensibili come nosocomi e case di riposo. Inoltre, la tecnologia può giocare un ruolo importante: l’adozione di sistemi di monitoraggio acustico in tempo reale che misurino i livelli di rumore nelle strade potrebbe rendere più facile il controllo e l’applicazione delle normative per impedire che i locali oltrepassino i limiti consentiti. Per i locali all’aperto una soluzione potrebbe essere l’uso di barriere fonoassorbenti che riducano la diffusione del rumore verso l’esterno. Gli spazi pubblici potrebbero essere progettati in modo che i flussi di persone e il suono vengano indirizzati lontano dalle abitazioni minimizzando l’impatto acustico sulle zone residenziali.

Inquinamento di fumi

Il fumo è un altro aspetto problematico legato alla movida, in particolare per la salute pubblica. Nonostante i divieti di fumo all’interno dei locali, il fumo all’aperto continua ad essere una fonte di inquinamento per chi vive nelle immediate vicinanze. Una possibile proposta per ridurre l’inquinamento atmosferico derivante dalla movida è la creazione di aree per fumatori, lontane dalle zone di socializzazione e dalle aree pubbliche. Inoltre, incentivare l’uso di sigarette elettroniche o alternative al fumo tradizionale potrebbe ridurre il danno ambientale e la proliferazione di rifiuti di sigarette. Nel contempo, sarebbe utile sviluppare una movida green, con locali ed eventi che promuovano la sostenibilità ambientale utilizzando materiali riciclabili, riducendo gli sprechi e favorendo il trasporto pubblico o la mobilità condivisa per gli spostamenti verso i luoghi di intrattenimento. Inoltre, promuovere la sostenibilità energetica nei locali con l’adozione di tecnologie a basso consumo potrebbe rappresentare un passo importante per ridurre l’impatto ambientale della movida.

Maggior presenza delle forze dell’ordine

La criminalità legata alla movida (risse, furti, violenze, etc.) è un aspetto negativo che necessita di interventi mirati. Una maggior presenza delle forze dell’ordine nelle zone ad alta concentrazione di locali notturni potrebbe migliorare la sicurezza prevenendo comportamenti violenti e disordini. Non si tratta solo di reprimere, ma anche di promuovere una cultura della responsabilità tra i frequentatori dei locali. I gestori potrebbero essere incentivati a promuovere politiche di sicurezza e educazione tra i propri clienti con campagne di sensibilizzazione sull’abuso di alcol e droghe.

Orari di apertura e controllo degli abusi

Un modo per gestire la movida in modo equilibrato consiste nel rivedere gli orari di apertura e chiusura dei locali evitando che l’afflusso di persone alle prime ore del mattino causi disagi ai residenti. La flessibilità negli orari, in base alla zona in cui si trovano i locali, potrebbe garantire che la movida non continui fino ad orari eccessivamente prolungati in aree residenziali, mentre in zone più centrali o turistiche potrebbe prolungarsi senza impattare sulla qualità della vita. Anche la lotta agli abusi legati all’alcol e alle droghe può essere una priorità. L’introduzione di controlli più severi sulla vendita di alcolici, come test di identificazione per evitare il consumo di alcol ai minori e la promozione di eventi sobri o a basso consumo di alcol, favorirebbe una movida più sana e sicura.

Dialogo tra residenti e gestori

Infine, una delle soluzioni più efficaci per garantire il rispetto tra movida e comunità è il dialogo costante tra residenti, gestori dei locali e amministrazioni municipali. La creazione di tavoli di confronto dove tutte le parti possano esprimere le proprie esigenze e trovare compromessi è fondamentale. I residenti potrebbero essere coinvolti nella definizione delle discipline municipali, mentre i gestori dei locali potrebbero ricevere incentivi per offrire eventi che soddisfino il pubblico e rispettino l’ambiente circostante.

Conclusione

In definitiva, la movida può essere trasformata in un fenomeno più sostenibile, rispettoso e sicuro. Le soluzioni abbozzate non mirano a limitare il divertimento, ma a gestirlo in modo responsabile tenendo conto delle esigenze di tutti: chi cerca il divertimento e chi desidera vivere in un ambiente tranquillo. Solo attraverso un approccio equilibrato che combini regole, educazione, sicurezza e pianificazione la movida potrà diventare un elemento di arricchimento per la vita urbana senza danneggiare la qualità della vita degli abitanti.

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